E’ stata davvero una bella serata quella vissuta lo scorso 4 maggio con i nostri amici di Soveria Mannelli. Non fraintendeteci, non è stato una rimpatriata goliardica ma un felice e proficuo incontro tra diverse comunità che condividono un comune destino.

Una rappresentanza del comitato della Libera Associazione Cittadini Acresi ha partecipato al sit in che si è tenuto presso l’ospedale di Soveria Mannelli organizzato dal comitato C.O.MO.CAL, ovvero il Comitato degli Ospedali di Montagna Calabresi e dal Comitato Pro Ospedale del Reventino. Quest’ultimi si battono da ormai 8 anni contro lo smantellamento del locale ospedale, per il ripristino e l’istituzione dei servizi ospedalieri diagnostici promessi dalla politica e mai realizzati. Il comitato locale è coordinato da Antonello Maida, mentre il coordinatore del Comocal, Alessandro Sirianni, con una delegazione, ha partecipato alla manifestazione del 29 aprile scorso ad Acri, durante la quale ha delucidato i presenti con intervento appassionato sui rischi dell’attuale Decreto Commissariale n. 9.

Quello che si è potuto notare è stata la forte partecipazione della popolazione, circa tremila i cittadini scesi in piazza, che naturalmente sono preoccupati non poco dal famigerato piano di riordino della rete ospedaliera calabrese. La creazione del comitato regionale degli ospedali montani nasce dal fatto che i problemi che riguardano Soveria Mannelli sono pressoché simili per Acri, San Giovanni in Fiore e Serra San Bruno. Infatti, il contenuto della relazione del riordino prevede per tutti gli ospedali di montagna la soppressione del laboratorio analisi, radiologico, cardiologico, fisioterapico, pediatrico e di tutti i servizi diagnostici, ma anche la soppressione di tutte le strutture complesse, quelle per capirci che fanno capo ad un primario, eccetto la medicina. Leggermente diversa la situazione ad Acri, visto che era inquadrato come ospedale spoke con Castrovillari, ma le implicazioni del nuovo piano di riordino saranno le stesse per tutti gli ospedali di montagna.

Siamo stati felicemente colpiti dal fatto che anche i sindaci del comprensorio del Reventino, che riunisce fino a 24 comuni della fascia della pre-sila, si siano attivati già da tempo per perorare la causa dell’ospedale. In primis il Sindaco di Soveria Mannelli che ha parlato a nome di tutti gli altri sindaci, che ha perseguito e continua a perseguire la linea istituzionale, ma anche quella giudiziale, avendo presentato ricorso al Consiglio di Stato contro il famoso decreto commissariale Scopelliti.

Se le istituzioni fanno la loro parte, anche i comitati civici vogliono fare la loro, contestualizzandosi nelle dinamiche del riordino. Per questo, con l’aiuto degli operatori sanitari, gli unici titolati a redigere un piano che riguardi la complessa macchina della Sanità, abbiamo messo a punto più proposte fattibili per Acri e più in generale per gli ospedali di montagna, tutte applicabili. Esse tengono conto delle esigenze della collettività ma anche della deficitaria situazione finanziaria calabrese. Non appena il documento sarà definito sarà sottoposto al Presidente Oliverio, nonché al commissario Scura.

Dobbiamo infine ringraziare radio AKR per il suo supporto tecnico e per aver trasmesso buona parte dell’incontro.

Ricordiamoci sempre che i politici sono nostri dipendenti, perché la Sovranità appartiene solo al Popolo! Pregiudiziale che il Comocal, non intende derogare a nessuno.

Firmato: “Libera Associazione Cittadini Acresi”