Come era prevedibile, subito dopo l’insediamento dei commissari, l’ufficio tributi sta dando seguito a tutte le pendenze sui tributi delle annualità arretrate che la passata amministrazione non è stata in grado di attuare. Dopo le bollette del servizio idrico, TARI, per gli anni 2015 e 2016, sta provvedendo a recapitare le bollette TARI per l’anno 2017. Consigliamo vivamente ai nostri concittadini di verificare se ciò che è riportato nella bolletta corrisponde alla situazione reale del proprio nucleo familiare (Utenza domestica) o della propria attività commerciale (utenza non domestica). Segnalate eventuali difformità agli uffici comunali, come ad esempio il numero di componenti nel nucleo familiare, la superfice catastale che deve essere ridotta del 20%, le eventuali detrazioni previste dal regolamento comunale, come ad esempio per soggetti con più di 65 anni di età o ai nuclei familiari numerosi. Sono, inoltre, in consegna le cartelle esattoriali Equitalia, riguardanti il tributo della TARES 2013, dei crediti messi a ruolo e trasmessi all’agente di riscossione. La Libera Associazione Cittadini Acresi ha più volte richiesto alla passata amministrazione di rivedere le tariffe della TARES, che come ha dimostrato, palesemente sbagliate e la riemissione delle relative bollette con i valori corretti. E’ stata chiesta la revisione degli importi applicando la decurtazione dell’80% per il disservizio accertato a seguito dell’emergenza rifiuti venutasi a creare nella seconda metà del 2013. E’ stato anche chiesto un sistema di tassazione più equo e rispondente alle esigenze dei cittadini, soprattutto in questo periodo di crisi. Richieste purtroppo tutte disattese. Adesso la palla passa ai cittadini. Chi volesse farlo, può in autonomia, entro 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale di Equitalia, aderire alla mediazione obbligatoria presentando un ricorso all’organo preposto del comune di Acri. Abbiamo messo a punto un modello di ricorso, scaricabile dal nostro sito www.lacacri.it/download, personalizzabile secondo le proprie esigenze da presentare al protocollo comunale per un tentativo di mediazione. Ricordiamo che per importi superiori ad €2585,28 è comunque necessaria l’assistenza di un tecnico abilitato. Se entro 90 giorni gli uffici comunali non risponderanno alla richiesta, ci si potrà rivolgere alla commissione tributaria per far valere i propri diritti nei successivi 30 giorni. La prossima amministrazione, dal punto di vista dei tributi arretrati avrà forse “vita facile”, in quanto l’onere dell’incasso sarà fatto ricadere sulla gestione commissariale e sul dissesto provocato da chi l’ha preceduta. Mentre alle elezioni comunali mancano giusto 2 mesi, dobbiamo già sorbirci una campagna elettorale “silenziosa”. Nei prossimi mesi, oltre al martellamento continuo dei cercatori di voti, dovremo sorbirci anche altre comunicazioni da parte degli uffici comunali, primo tra tutti quello delle cartelle Equitalia relative alla TARI 2014, possiamo starne certi.
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