SI CONTINUA A
NON FARE CHIAREZZA SUI TRIBUTI!
Lo diciamo da mesi, e lo ribadiamo adesso, le bollette
della TARES 2013 e della TARI 2014, SONO DA RIFARE. Vediamo di fare un po’ di chiarezza, visto
che quelli che fanno confusione e disinformazione sono proprio
i nostri amministratori, a cominciare dal sindaco
Tenuta! Le nostre considerazioni si basano
sui dati ISTAT, e sulle delibere
di consiglio riguardanti l’approvazione delle tariffe
TARES e TARI (delibere
n. 50/2013, n.34/2014, 36/2015). Per le sole utenze
domestiche, le tariffe TARES e TARI 2014, sono state calcolate
su un numero di abitanti
residenti, e sottolineamo residenti, pari a circa 18.850, corrispondenti a 6.792 nuclei familiari. Ma i
dati ISTAT, per gli stessi anni,
indicano un numero di abitanti residenti superiore ai 21.000, con oltre 8.800 famiglie. A riprova
di ciò, nella tabella
comunale della TARI
2015, risultano
un numero di abitanti residenti pari a 21.258. Mancano al conteggio circa 2400 abitanti,
pari, in media, a 1.200 nuclei familiari (di 2 componenti). Significa che il calcolo delle tariffe
è stato effettuato su circa 18.800 abitanti, ma a pagare sono sempre 21.250, da cui risulta
un indebito incasso per il Comune di oltre
300.000 €. Tutto questo senza considerare gli innumerevoli errori sulle superfici catastali, e sui componenti
dei nuclei familiari nella bollettazione. Dal piano finanziario, TARI 2015, la definizione delle utenze domestiche: “Le utenze domestiche sono suddivise in SEI categorie in relazione al numero degli occupanti e sono costituiti soltanto dalle abitazioni familiari;”.
Le utenze non domestiche presentano errori ancora maggiori. Infatti, non esiste un’anagrafe aggiornata delle utenze commerciali e non. Ad esempio,
in tutte le delibere risultano 3 banche, mentre in
realtà ve ne sono
4!
Parliamo del famoso risparmio per il Comune grazie alla raccolta differenziata. Dal piano finanziario della TARI 2015, risulta
un costo totale del servizio pari ad € 2.544.373,00, quindi con un risparmio, rispetto al 2014, del 15% in meno. Se poi consideriamo i 198 mila euro (costi reimputati), da portare a bilancio nel 2016,
il risparmio scende a solo l’8%, COMPLIMENTI!
Relativamente alla TARI 2015, il sindaco Tenuta deve spiegare
alla cittadinanza, come mai esistono delle discrepanze tra il piano finanziario 2015 e le
tariffe applicate (allegato
B), che invece devono necessariamente coincidere.
Le scadenze per il pagamento della TARI 2015 sono il sono il 16 settembre (acconto) ed il 16 dicembre
(saldo), ma l’Ufficio
Tributi non ha comunicano nulla a tal proposito, cosicché il 16 dicembre ci sarà un salasso
per le famiglie acresi!
Non ci si deve dimenticare del disservizio per la mancata raccolta, che per effetto
dei regolamenti comunali, deve
essere applicata la decurtazione dell’80% sul totale delle bollette TARES E TARI 2014. Volevamo, inoltre, sottolineare l’ennesima mancanza di rispetto del Sindaco verso la nostra
associazione che ha avuto la sola “colpa”
di evidenziare in
più occasioni le discrepanze delle tariffe TARES e TARI, nonché i noti disservizi nella raccolta, ammessi in più occasioni
dagli stessi componenti dell’amministrazione. Per la seconda
volta in un consiglio
comunale, il Sindaco ci ha definito una “pseudo associazione”, ed ha inoltre
affermato che per far cessare la “disinformazione”, “leggeremo lo statuto” e se il caso “perseguiremo altre vie”.
Per queste parole dovrebbe
solo vergognarsi e chiedere
scusa a tutti componenti della Libera Associazione Cittadini Acresi, ed a tutti i cittadini di Acri! La colpa di tutti questi errori e solo di questa amministrazione. Lo ribadiamo con forza per l’ennesima volta, LE TASSE VANNO PAGATE,
MA IL GIUSTO!
Noi siamo sempre a disposizione di chiunque voglia dei chiarimenti. Non ci tiriamo indietro
come invece fa questa amministrazione di
fronte alle proprie
responsabilità verso i
cittadini.
Firmato: “Libera Associazione Cittadini
Acresi”