La Libera Associazione Cittadini Acresi, è noto, tra le sue finalità azione a tutela dell’Ospedale di montagna zona Disagiata com’è quella di Acri e, più in generale, degli ospedali montani calabresi, come primo punto del nostro statuto.

Nella campagna elettorale ormai terminata, ne abbiamo sentito di “cotte e di crude”, in particolar modo in campo sanitari. Abbiamo assistito alle solite passerelle, poche per la verità, dei soliti noti del panorama politico regionale e nazionale. Gli esponenti di queste forze politiche si sono prodigati a fornire ricette e soluzioni agli ormai cronici problemi della Sanità calabrese. E in occasione di una di queste (sempre in occasione di tornate elettorali!), con nostro sommo stupore e senza rendercene conto, ci siamo trovati nelle nostre file, come associato, una personalità veramente straordinaria di lunghissima carriere politica e quindi notissimo alla politica locale e regionale, nonché a Roma e dintorni. Il “novello” Machiavelli ha ammesso e ribadito ciò che noi affermiamo da 4 anni, cioè la sanità calabrese è al collasso, per le vicende che tutti conosciamo: piano di rientro, blocco del turnover, taglio dei servizi essenziali e periferici. In sintesi: commissariamento e politica hanno fallito! La ricetta del nostro “statista” per uscire dalla crisi in campo sanitario si sintetizza nella frase: “Per la sanità Calabrese bisogna ripartire dalle periferie, dare dignità a queste zone che più di tutte hanno sofferto il piano di rientro sulla sanità, bisogna ripensare un nuovo modello di sanità moderna che parta dalla montagna per evitare il sovraffollamento delle altre strutture, la migrazione e lo spopolamento”. “Alla faccia del bicarbonato di sodio!”, direbbe Totò. Queste le affermazioni che ha ribadito tutte le volte che torna dalle nostre parti. Il nostro socio occulto ha forse letto i documenti con le nostre proposte recapitategli oltre 2 anni fa? Ha forse avuto un moto di orgoglio, elettorale?  E’ ormai chiaro che siamo sulla stessa linea, allora perché tergiversare e non chiedere il termine del commissariamento, visto che lo poteva fare già dal 2014 e lo potrebbe ancora fare. A noi della LACA fa molto piacere che vengano dette queste cose anche in campagna elettorale, e aggiungiamo: Carissimo presidente della giunta regionale on. Mario Oliverio, visto che la pensa come noi in materia di sanità, non sarebbe il caso di affrontare questo finalmente e seriamente questo tema, senza incatenamenti di sorta? Considerato, poi, che tiene molto alla zona di montagna, la invitiamo ad accettare la nostra tessera onoraria come associato LACA. Attendiamo fiduciosi, anche il responso delle urne.