Giorno 10.01.2018 si è tenuto un incontro tra la Libera Associazione Cittadini Acresi e di MdP-Articolo1, alla presenza del sig. Vincenzo Toscano, di alcuni componenti della LACA, del prof. Mario Bonacci e i suoi dirigenti. L’incontro, è stato richiesto da MDP-Articolo1, manifestando così interesse e attenzione verso l’associazione LACA, la quale si occupa da diversi anni di problematiche che attanagliano il territorio acrese, in particolare su Sanità, Tributi, Economia e tessuto sociale. Questi e altri temi sono stati al centro di un lungo colloquio. I rappresentanti della LACA, dal canto loro, hanno sottolineato il totale distacco tra amministrazione e cittadini, con la quale non riesce a dialogare e ragionare su problemi di ordine pratico che assillano gli acresi, nonostante le numerose richieste di incontro e di informazioni agli organi comunali, evidenziando che i buoni propositi della campagna elettorale sembrano azzerarsi una volta che una nuova amministrazione si insedia a palazzo Gencarelli.

Gli esponenti di MdP-Articolo1 hanno elogiato e ringraziato la LACA per il lavoro che sta portando avanti da anni, evidenziando che la stessa non si è mai schierata politicamente, restando assolutamente laica. Il prof. Bonacci ha posto l’accento sul mancato recepimento delle proposte della LACA, come quella sul rilancio del nosocomio acrese, con la quale si è chiesto di realizzare le prescrizioni del DCA64/2016, di far ripartire le attività chirurgiche rimodulate, riattivando pienamente la sala operatoria e i ricoveri, contestualmente ilreparto di Medicina, con l’apertura di nuovi servizi che non esistono nella provincia di Cosenza.

La LACA è molto scettica e critica sulla gestione dell’Ospedale, nei confronti degli amministratori locali, aziendali e regionali. Posizione ribadita nel corso consiglio comunale aperto di settembre scorso, in cui si ha sottolineato il tempo perso, le promesse disattese e le difficoltà della popolazione che sopportano per curarsi dignitosamente.

Sulla questione della crisi e Tasse, la LACA, ritenendo che i tributi vadano pagati perché necessari al funzionamento dei servizi, ma nella giusta misura come previsto dalle norme vigenti, afferma tutto il proprio disappunto per i mancati incontri col sindaco e con l’organo liquidatore più volte richiesti e mai avvenuti.

Sul tema vivibilità, la LACA denuncia la fuga di giovani e di intere famiglie, che emigrano in cerca di miglior fortuna in altre zone d’Italia o all’estero. Attività commerciali chiudono o dismettono la loro produzione: artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, giovani volenterosi che vorrebbero rimanere nella propria terra, sono costretti ad andar via, ma su questa problematica l’amministrazione sembra essere sorda e cieca. L’incontro, molto sentito da entrambi le parti, ha posto al centro una serie di iniziative atte a far emergere i problemi di Acri. La LACA ha ribadito che la politica deve essere al servizio del cittadino e non di pochi, che rinchiudendosi nei palazzi pongono un muro di non dialogo, sottolineando invece la necessità di apertura e confronto su temi vitali per il nostro territorio.